Sì.
No.
Dipende.
Difficile per chi?
Stando alla reception della nostra scuola di lingua italiano, spesso mi capita di avere delle conversazioni con studenti universitari spagnoli, appena arrivati a Bologna che hanno bisogno di imparare l’italiano.
Studente (in spagnolo): Ciao, mi piacerebbe avere qualche informazione sui corsi di italiano.
Io ( in italiano): Hai mai studiato italiano prima?
Studente (in spagnolo): No, mai, non conosco una sola parola.
Io (In italiano): Buffo, io non parlo per niente spagnolo, eppure stiamo conversando!
La prossima volta che incontri qualcuno che ti dica che parla francese, spagnolo, italiano, e anche un po’ di portoghese, non lasciarti impressionare troppo. Non si tratta di un incredibile poliglotta con abilità sovrumane.
Le affinità tra le lingue di derivazione latina sono molto forti. Conoscere già il francese o lo spagnolo dà un grandissimo vantaggio nell’apprendere l’italiano, e viceversa. Non è così problematico come partire da zero, basta convertire quello che già si sa.
Conclusione? Se hai studiato francese o spagnolo a scuola, l’italiano dovrebbe essere una passeggiata per te.
Difficile paragonato a cosa?
Una volta ho passato un anno incredibile ad insegnare inglese a dei liceali giapponesi.
Una cosa che mi ha colpito molto di quell’esperienza è stato che i ragazzi a cui insegnavo STAVANO ANCORA IMPARANDO A LEGGERE LA LORO PROPRIA LINGUA. Al liceo!
Il giapponese parlato non è così difficile. Certo è diverso. Ma abbastanza regolare, con un sistema di pronuncia abbastanza normale.
Il giapponese scritto, invece è tutta un’altra storia. Immagino si debba dedicare una parte consistente della propria vita solo per arrivare al punto di poter capire il giornale.
Quindi, paragonato al giapponese con i suoi ideogrammi, o anche il russo o l’arabo che hanno semplicemente un alfabeto diverso, l’italiano sembra un gioco da ragazzi, no?
Scalando il monte Italia
Supponiamo che tu sia un madrelingua inglese, che non ha nessuna buona conoscenza di un’altra lingua neolatina.
Troverai l’italiano difficile da imparare?
All’inizio, sì.
Dopo no.
Se imparare l’italiano è come scalare una montagna, avrai la parte completamente ghiacciata con relativa cascata letale di macigni, proprio lì alla base, dove devi iniziare la tua scalata. Lo spaventoso dirupo della “grammatica”. Non proprio un posto per timidi o scalatori impreparati.
Per dire qualsiasi cosa in una lingua neolatina come l’italiano, dovrai essere capace di coniugare i verbi:
I do, you do, he does, she does, it does, we do, you do, they do
A parte il fatto che in italiano è molto più complicato:
faccio, fai, facciamo, fate, fanno.
Poi, naturalmente c’è il genere dei nomi (il vetro è maschile, ma la bottiglia è femminile), e il plurale che varia a seconda del genere.
Una gran varietà di articoli confonde e complica le cose ulteriormente.
Anche le preposizioni sono un bel macello…
E potrei andare avanti.
MA se riesci a sopravvivere alle terribili condizioni del passo iniziale, che cosa sarai capace di vedere poi?
Prati verdi, fiori di campo, le cowgirls che giocano, raggi di sole… hai capito, insomma. Risalire il resto della montagna sarà un gioco da ragazzi.
Quindi, l’italiano è una lingua difficile da imparare?
Se sei un madrelingua inglese che non è mai riuscito ad imparare con successo un’altra lingua straniera, la risposta sarà “sì”.
Ci spiace.
Ma se hai già scalato altre cime simili, questa non ti darà molti problemi.
E ricorda, qualunque sia il tuo livello di esperienza nello scalare le montagne, una volta superati gli strapiombi tecnici, troverai solo cowgirls e fiori di campo ad aspettarti!